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lunedì 18 febbraio 2008

Questione di voto, questione di ovaie.

Non potevo non scrivere dopo le affermazioni del signor Ferrara in merito alla legge sull'aborto, la ormai celebre, 194.
Costui sostiene che da trent'anni si stanno commettendo abusi, si sta usufruendo troppo della legge, stiamo diventando delle assassine, in pratica.
"E' il momento di dire basta" (io direi basta a mangiare,tra le altre cose).
Ecco la soluzione.
Aspettavamo solo un genio come lui che ci sospingesse dal buio dell'ignoranza verso la luce della conoscenza.
Costui vuole eliminare la legge 194.
Forse ciò é dovuto ad un'indigestione di panini...ma la cosa continua decisa già da qualche giorno.
Dunque é un serio obiettivo politico.
Apparte il fatto che é già ridicolo che un uomo metta bocca su una questione prettamente femminile, una persona che non ha figli, che non ha avuto problemi, che non é stato stuprato, eccetera...(ma poi Ferrara non era pure comunista???Mastella docet).
Ma del resto noi donne siamo abituate a dover ascoltare un uomo da una parte e un altro in gonnella dall'altra che decidono in merito ai nostro ovuli, al nostro utero, alla nostra possibilità di mettere al mondo un essere vivente.
Perché é questo che rode a tutti, fondamentalmente. Noi possiamo farlo, voi no. Tac: scatta l'operazione sabotaggio.
E ovviamente anche quella anti-sabotaggio. Molte donne hanno già fatto tanto, ma in questi giorni sembra sempre più evidente come si debba rifare quelle lotte tutte da capo.

Chiarisco subito la mia posizione: l'aborto in generale, é una brutta cosa. Nel senso che, comunque la si possa pensare, é una scelta difficilissima, grave, da non prendere alla leggera.
Sfido a trovare una sola donna che lo abbia fatto senza remore, timori, paure, pentimenti.
E' impossibile.
Si parla sempre di interrompere quel processo che porta alla nascita di una persona.
Anche se lo si fa nel momento in cui é grande come un fagiolo, comunque, ditela come volete: é una scelta difficile, punto e basta.
Detto questo, io, come persona, credo che prima di tutto ognuno debba avere la libertà di scegliere.
Io sono a favore della legge sull'aborto, perché se un giorno dovessi trovarmi in questa situazione, vorrei essere libera.
Io, come donna, credo che ognuna debba avere il diritto di scegliere la cosa giusta per se stessa, scegliere per ciò che crede sia giusto e migliore.
La donna deve portare in grembo un bambino, non Ferrara, non il Papa, non un politico, non altri.
Lasciate perdere.
- E' ovvio che non lasceranno mai perdere, lo sappiamo bene.-
Inoltre: essendoci una legge, io so che posso fare una certa cosa e scelgo se mettere in pratica o meno quella cosa.
Il fatto di scegliere per una soluzione o per un'altra, può essere criticato o meno, ma nessuno deve mettere bocca sul diritto in sé di poter fare una scelta.

"Non condivido la tua affermazione, ma mi batterò perché tu abbia il diritto di dirla" o quasi, disse qualcuno.

C'é anche un'altra cosa da dire.
In Italia la legge c'é, ma a quanto pare, per abortire si devono subire umiliazioni, attese lunghe settimane. La solita melma avvolgente della burocrazia, che, non a caso, cerca in qualche modo di rallentarci, di impedirci, di ostacolarci, nell'applicare quello che é un nostro diritto, quello che, soprattutto é Legge.
Ginecologi che ostacolano il cammino di una donna; guarda caso la maggior parte di loro in certe regioni é obbiettore. In Basilicata lo sono il 93%. Si rifiutano. Hanno anche loro il diritto di scegliere. Ma non siano la maggioranza però.
La difficoltà a volte, c'é addirittura per trovare la pillola del giorno dopo.
Tempi lunghissimi, strutture pubbliche inadeguate.
- Molto interessante l'articolo del Corriere della Sera del 16 febbraio 2008 -

Il signor Ferrara dovrebbe invece dire che il numero degli aborti in Italia sta calando.
Sta calando perché c'é gente disposta (anche economicamente) a spostarsi di nazione in nazione per abortire con più facilità, senza aspettare inutili file, colloqui, umiliazioni di chi ti guarda come guarda un criminale (anzi, per i criminali veri c'é invece più tolleranza). Altre lo fanno illegalmente, con tutti i rischi che conosciamo.

Siamo, insieme all'Irlanda, il paese che più di altri sceglie l'estero per realizzare una scelta, una scelta che é legale, ma che tutti cercano di ostacolare. Soprattutto cresce il numero di donne italiane in Inghilterra, ma anche in Svizzera, dove con "solo" 400 euro si può avere la RU486, la pillola che fa abortire.

Se Ferrara diventerà Ministro della salute, per il cui ruolo si sta candidando, all'interno del PDL, non credo basti scendere in piazza.
Di fronte ad affermazioni come le sue, vedendo che qualcuno ha il coraggio, (anzi, nemmeno é coraggio, sembra essersi proposto serenamente come chi propone una scampagnata tra amici) in un paese democratico e laico di dire cose simili, non so veramente dove andremo a finire.
Il solo fatto che possa dire una cosa del genere in pubblico, per me é oltraggioso.

Attenti e attente dunque a chi votate, a chi ha il potere di decidere, e soprattutto pensate alle donne (a quanto pare non lo si fa mai abbastanza), soprattutto a quelle che non hanno i soldi per andare in Inghilterra o in Svizzera per pagarsi la RU486, ma tornano alla clandestinità.


"La madre degli stupidi é sempre incinta".
E non abortisce mai.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cosa ti puoi aspettare da uno che ha definito ratzinger il più grande intellettuale del 1900?

Cioè ha detto intelletuale, mica teologo...

Alcuni giornalisti non conoscono il significato delle parole, io penso (o meglio spero).

Va da se che sottoscrivo tutto quanto tu dici in questo post ;)

Anonimo ha detto...

condivido approvo e sottoscrivo...
G.