Nella mia borsa c'é zucchero per passeggiate lunghe inaspettate, una penna che non scrive quando serve, ma solo quando stai per buttarla, pacchetti di gomme vuoti, chiavetta usb (piena o vuota, la porto ugualmente), burro cacao per addolcire un bacio ruvido d'inverno, fazzoletti (per asciugare, pulire, incartare, riempire, spolverare, calmare, rassicurare), scontrini inutili e sempre presenti, il portafogli che mi ricorda di contenere più tessere che soldi, le memorie chiuse da carta robusta, quelle di una giovane aspirante scrittrice/pittrice che intanto si sta specializzando nell'aspirare a queste due cose. Nel frattempo impara le parole scritte dagli altri.
Ma c'é anche un biglietto.
E un treno.
E quando sentirò il click rumoroso e vecchio della macchinetta gialla, sempre allegra e malandata, fantasticherò di partire e di non tornare più, di partire e tornare quando tutto sarà migliore. Tornare per non rimanere, restare e non partire...
Una boccata d'aria ogni tanto ci vuole, con tutte queste montagne intorno che mi soffocano...
Voglio la città col fiume. Anche solo per 48 ore.
A bien tot.
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2 commenti:
mmm... guarda che anche Terni è ua città con il fiume!!! prrrrrr
.....quello scarico puzzolente???
O_o ????
XD
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