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domenica 25 novembre 2007

Arriva

E’ novembre, è freddo, hai finalmente indossato il cappotto, l’aria fredda ti obbliga ad entrare lì per un caffè.
Non appena sei dentro, è la prima cosa che ti entra nel naso per poi salire su fino al cervello.
Le sinapsi impazziscono: il profumo di arancia candita ti investe.
Dannazione.
E’ già qui.

Anche se ci lamentiamo, ci piace il Natale, eccome.
Ci piace come ci piace andare al cinema, non importa quale film vedremo, siamo in attesa e il profumo di popcorn ci prepara all’abbassamento delle luci.
Chissà se avremo scelto il film giusto. Preoccupazione, ansia. Poi, eccolo. Bellissimo.
Sappiamo che la cosa si ripeterà anche la prossima volta che ci andremo, e così la seguente, e quella dopo.

Ogni anno siamo in ansia già da ottobre. Dopo le zucche con le boccacce, al supermercato hanno messo i primi pandori, come una pulce nell’orecchio.
Siamo preda prelibata delle indagini di mercato, noi golosi.
Sei lì che compri fusilli quando lì vicino con la coda dell’occhio c’è qualcosa che luccica.
La voce femminile dell’altoparlante avvisa che ci sono dei polli arrosti pronti per la “gentile clientela” e “specialità natalizie”.
Panico.
L’altro giorno mi è successo.
Primo pensiero: non ci credo. Di già?
No, dai. Non è possibile. Mi atteggio alla cliente che non si fa fregare. Io, comprare un pandoro. Adesso.
Certo, è bella. Un’ enorme busta, color oro, carta che fa rumore. QUEL rumore.
Il rumore del pacco che si apre, il rumore che si fa maneggiandolo tra le mani, come fanno i bambini quando tentano di capire cosa c’è dentro, quello che fai mentre sorridi alla persona che hai di fronte facendole capire che no, non doveva (sì, doveva): “è proprio quello che volevo!”.
E’ il rumore dell’adrenalina che sale; la confezione è morbida; sopra c’è il disegno di questa bellezza di burro cosparsa di polverina bianca. Intorno un paesaggio da allucinogeno: stelle, stelline, paesaggi montani, una famiglia felicissima sorride fino all’inverosimile, tutti indicano la stessa cosa, ognuno è vestito come quello che gli sta accanto, tutti hanno la stessa faccia, cambia l’altezza, i capelli, i colori, ma il papà è uguale alla figlia. Da lontano le renne, un accenno di vecchio con un cappello rosso, forse è Babbo Natale (o fa più cool dire “Santa”?).
Neve, neve ovunque, pacchetti sparsi un po’ dappertutto, abeti innevati, ancora stelle, stelline. Una droga. Non ci credi.
Lasci i fusilli e afferri il pandoro come fossi in preda ad un attacco di epilessia.
Quando torni a casa, ormai è troppo tardi, sei stato contagiato.
In preda all’euforia, con gesti febbrili e occhi allucinati vai a scovare le scatole degli addobbi.
Vedi tutta quella carta per decorazioni, i fiocchi dell’anno passato, le palline, le statuine del presepe di sette anni fa.
Possibile che le hai ancora?
Tutto questo mondo di colori, robaccia da quattro soldi, centrotavola degli anni ottanta: il kitsch ha preso possesso della casa.

E’ inutile, qualunque cosa possa ronzarti in testa, è tutto inutile.
La frase che ti verrà in mente la conosci, è lei, ti stava aspettando, covava da tempo nell’attesa il suo ritorno, un po’ come il maglione che ti fa l’occhiolino dall’armadio a metà ottobre. Irresistibile.
“Quest’anno, niente regali”.
Ma come si fa. Niente regali? E poi, com’è naturale, dopo questa frase ti dirai “niente stress, niente corse dell’ultimo minuto, a scegliere cose improbabili”…come una crema antismagliature per la nonna cardiopatica, un maglione per un cuginetto di cinque anni, un giocattolo per quello di tredici, il quale è solo concentrato nella sua personale e illusoria rivoluzione di adolescente.
Mentre sta preparando le barricate, tu ti presenti con un giocattolo. “Carinissimo” però.

Vogliamo tutti essere speciali a Natale, viverlo in modo unico, sorprendente, per non dire agli amici che la sera del 24 sei rimasto a casa a mangiare tortellini in brodo.
Anche quest’anno ti aspettano, non pensare di sfuggirgli.
Voi che fate i regali il 24 mattina, indossate scarpe comode, mi raccomando.
Come dico spesso, non c’è speranza, quindi mi limito ad augurarvi buone feste.





Cheers!!!

1 commento:

Pseo ha detto...

ehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
Auguriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!
Buon Nataleeeeeeeeeeeeeeee!!!!!
ehhhhhh

Mille Natali!!!

PS da brocani.. il mercatino di natale è da fine settembre che c'è! =P