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sabato 19 gennaio 2008

CONSIGLI per una giornata, non dico "senza problemi", però...

Piccolo breviario/prontuario di piccoli accorgimenti quotidiani

su cose che accadono solo in certe circostanze (e continuano a farlo certe volte), sulle quali magari non ragioniamo più di tanto. Piccole ingiustizie quotidiane contro le quali bisogna aguzzare l'ingegno, o soltanto fermarsi e pensare.
Ovviamente questo piccolo prontuario é stato partorito in seduta stante (o "in seduta a stante"? ma "stante" cosa vorrà poi dire?insomma, qui e ora, senza bozze), spontaneo, proprio perché le cose di cui parlo (le avete sicuramente già viste/vissute) accadono così, a volte senza che ce ne accorgiamo sul serio...


1. Prima di andare a letto, mettere le pantofole vicino al suddetto, altrimenti la mattina dopo dovrette abbassarvi ancora narcotizzati dal sonno, strusciando per terra i capelli, annaspando col braccio sotto il letto cercando le beniamine colleghe della vita casalinga.
Soprattutto fatelo chi di voi ha il marmo.
Poggiare al mattino i piedi al pavimento gelato é alienante (qualcuno obietterà certamente che in tal modo eviterete di prendere il caffé per sveglarvi: vedetela come vi pare).

2. Mentre aspettate davanti al caffé o davanti all'acqua che sta bollendo, non azzardatevi ad allontanarvi sperando di fare in tempo a tornare quando il caffé è arrivato.
Dopo anni di vita sul campo, ho capito una cosa: le caffettiere sono esseri estremamente intelligenti: si rifiutano di farsi aprire se avete già bevuto il caffé al bar, vi avvisano con quel richiamo particolare quando è ora di spegnere il fuoco sotto di loro, si sono premunite di manico in plastica per non farci scottare. Carine...Però ecco: anche loro hanno qualcosa di diabolico (quindi di umano): quando vi allontanate, siatene pure certi, non vi avviserà che è pronta, che il caffé è arrivato.
Dopo che ve la sarete svignata, magari andando a cercare l'altra pantofola sotto il letto, lei si sbrigherà anzi per fare il caffé in minor tempo. Ergo: state lì, magari non proprio davanti a loro. Lo sguardo fisso delle 5 di mattina le rende nervose (: il caffé uscirebbe cattivo).

3. Se vuoi macchiare il caffé, come quando vuoi versare un liquid qualsiasi in un altro liquido qualsiasi, ricorda che vige la legge della "goccia stronza": esattamente, quella grossa che fa plof mentre cade versandoti addosso tutto il liquido nel quale avevi intenzione di versarla.
A questo punto è dunque correlato un altro, importantissimo:

4.non essere vestito "bene", ovvero pronto per uscire, quando mangi/bevi/fai trasfusioni di liquidi da pentole a pentole, da bicchiere a bicchiere, eccetera. La goccia stronza ti colpirà, con uno schizzo a 360°, a raggiera che colpirà puntualemente il polsino della camicia che stai indossando.

5. le bottiglie di plastica dell'acqua, soprattutto quelle da due litri si piegano in due se le afferri al centro con la mano per versarti l'acqua: legge della plastica flessibile/molle (dunque, "stronza".).

6. i piatti di carta hanno lo stesso difetto delle bottiglie di plastica: alzi la mano chi non si è mai visto un piatto di plastica in mano che si flette rovinosamente dalla vostra parte se sopra c'è anche solo una castagna.
Dio (o chi per lui) ci ha dato le manine: usiamole entrambe. La plastica dunque, abbiamo capito, che è un nemico infido tra le pareti domestiche. Prestiamole maggiore attenzione.

7. Controllare, prima di fiondarsi in bagno, che ci sia la carta igenica. Soprattutto quando si è soli in casa.

8. (Soprattutto, anzi SOLO per le donne:) Quando in un bagno pubblico non c'è la chiave alla porta, la situazione è molto semplice da risolvere: o ci piazzate davanti un'amica (possibilmente stabile e non incline a fare scherzi) oppure rinunciate. Azzardare posizioni acrobatiche per tentare di fare pipì tenendo chiusa la porta, potrebbero comportare lussazioni, fratture scomposte e traumi gravi. Con il risultato di piangere ogni volta che dovete andare in bagno in un luogo pubblico.

9. Non guardate foto diciamo "osé" del/della vostro/a compagno/a e-o fidanzato/a, marito/moglie, eccetera...in treno. Il passeggero dietro di voi potrebbe improvvisarsi un voyeur. Lo stesso vale per messagi del tipo: "ora se fossi lì...ti darei/direi/farei...mmm....l'ultima volta è stato fantastico....eccetera.". Semplicemente tenete chiuso quel benedetto aggeggio, niente sms da leggere nè foto da guardare (zozzoni!).

10. Se uno si avvicina (poco raccomandabile) e vi chiede i famosi "du' spicci?" e voi rispondete di no, abbiate il buon gusto, e soprattutto la furbizia, di non farvi scoprire due minuti dopo che svaligiate il distributore delle merendine. In generale: se siete anche ben vestiti, con gioielleria ben in vista, sarebbe consono non dire "guarda....non ce l'ho"....e magari mentre camminete le monetine nelle vostre tasche (che tenete a disposizione in viaggio, proprio per il distributore!) tintinnano allegramente.........

11. Non chiedete in edicola se c'è "L'ultimo numero di Clara con la cassetta: come maltrattare gli uomini"...cercatela da voi, e basta.
Lo stesso vale se cercate "film di un certo tipo" o altro di molto imbarazzante come "la collezione completa dei soldatini dell'antica roma" o "il sesso illustrato" e siete un uomo sulla cinquantina. (e usate la solita scusa "sa...per mio figlio/mia moglie..."....via, su......).

12. Se siete in una sala d'aspetto (di un dentista, di un avvocato,...) e avete puntato quell'articolo su quella rivista, aspettate che gli altri se ne siano andati per prenderlo o strapparlo, o con molta nonchalance infilatevelo in borsa...ripetete dentro di voi: "con moooolta nonchalance"...magari coprendo il rumore dello strappo con furtivi colpetti di tosse nei momenti strategici di maggiore casino cartaceo.
Comunque, ricordate: quei giornali sono lì per essere letti: quell'articolo che avete appena preso è perché così ve lo leggete meglio a casa vostra...(CASOMAI, se proprio siete veloci a leggere, glielo riporterete, con un po' di scotch...).
E (di nuovo) comunque: ad un dentista non interessa il campioncino di crema antirughe a pag. 223.

13. Io odio la gente che lascia la propria spesa sul coso di gomma che scorre alla cassa, per poi uscirsene alla fine con un "no! accidenti....la carta igenica!".
Tutti tremano nella fila.
Anche perché di solito, questo accade quanto TU hai una fretta tremenda e hai appena avuto la mezza mattinata peggiore di tutta la settimana (e sei solo a Mercoledì).
Insomma, sei lì che è il tuo turno, questa simpatica personcina carica tutto e poi siblocca, si gira e ti dice "lascio le cose UN ATTIMO...vado a prendere una cosa che l'ho scordata e arrivo!!Faccio SUBITO, NON SI PREOCCUPI.". E' la fine.
E' già un quarto d'ora che non si fa più viva, la fila è bloccata, la cassiera irritata e l'intera fila sborbotta come una locomotiva pronta per esplodere.
Torna mezzora dopo, per farla breve con: carta igenica (ci mancherebbe), e: 2 pacchi di pasta, lo zucchero, il pane, un pacchetto di assorbenti (la maggior parte di questa gente simpatica è, purtroppo, di sesso femminile), i biscotti, eccetera.
QUINDI: preparate a casa, prima di uscire, una lista con le cose da prendere, che siano TUTTE però. Così non dovrete lasciare roba, tra l'altro incustodita (una volta una persona meno paziente di me aveva "preso in prestito" un articolo della signora che aveva lasciato la spesa, includendolo nella propria) per poi (far)impazzire.




Termino qui.
Ci sarebbero un sacco di altre cose da dire, da consigliare e sconsigliare, ma rimando questo piacere alla prossima, sarebbe anzi carino che qualcuno continui, portando la propria esperienza quotidiana.

E soprattutto ditemi: a chi di voi non è MAI capitato tutto questo?
Almeno dieci su tredici,dai...ne sono certa... ;p



Ce


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