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domenica 2 dicembre 2007

L'attesa


...e dentro la mia borsa c'è anche questo.

L'attesa: dicembre è già qui, porca miseria, incombono esami, regali da fare, cose da scegliere, zaino da riempire, decisioni da prendere. Si fa una cosa mentre ce ne aspettiamo una quarantina.
Anzichè dividere tutto l'anno in mesi non si potrebbe scegliere quello col nome più bello ed estenderlo a tutta la durata dell'anno? così ogni trenta giorni nessuno e niente ti ricorda che è già finito qualcosa, accidenti.

Ovviamente sceglierei il mio mese: giugno.
Mese della fine della scuola, ergo della fine simbolica di qualcosa di avvilente e dell'arrivo del barboneggiamento mattiniero: sveglia alle 12,00. Anzi, niente sveglia, semplicemente accorgersi che c'è il sole.
Mese dell'arrivo delle vacanze: anche lì attesa del mare o di altro comunque.

Anche se indossassi il cappotto nel 340° giorno di giugno, sarei un pochino più serena. In fondo rinizierebbe poi soltanto un altro giugno, sempre lo stesso nome per qualcosa che però è sempre nuovo e diverso, ma senza l'ansia di esserne veramente coscienti.
Non sto consigliando affatto una semi-sbronza che ci scaraventi nell'oblio, dico solo che sarebbe più facile ecco...o forse anche questo di un unico nome per tutti gli anni della nostra vita, è un vaneggiamento (ma senza sbronza?)?mah, cosa direbbe Frued...


Insomma: calma amico, right?
Dio come vorrei essere più zen...........

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